La calorimetria misura il dispendio energetico a riposo REE (Resting Energy Expenditure) ovvero la quantità di calorie necessarie per lo svolgimento delle funzioni vitali.
E’ la metodica che consente di valutare la spesa energetica attraverso la misurazione delle variazioni di concentrazione di ossigeno e anidride carbonica nei gas respiratori.
Il tutto avviene separando l'aria inspirata da quella espirata dal paziente attraverso una maschera, il consumo di O2 e l'emissione di CO2. Il test è molto semplice e non invasivo, dura una ventina di minuti e permette inoltre di calcolare l'ossidazione dei substrati energetici (glucidi, lipidi, protidi).
Esame utile per conoscere tale valore e impostare un piano dietetico mirato alle esigenze nutrizionali individuali.
Non è consigliato, infatti, assumere una quota calorica al di sotto del proprio metabolismo basale poiché, in questa situazione, l’organismo mette in atto dei meccanismi di difesa, risparmiando sulla spesa energetica, (abbassando il metabolismo stesso) e compromettendo la massa muscolare, che viene utilizzata come fonte energetica, provocando un calo di peso con i relativi sintomi da denutrizione.
Questo è uno dei motivi per cui le diete rigide sono seguite il più delle volte dal recupero di chili superiore a quelli persi.
Per raggiungere un peso sano non si devono diminuire le calorie, ma combinare in maniera appropriata l’apporto di nutrienti e il consumo energetico giornaliero (modificazione dello stile di vita).
La calorimetria indiretta, in abbinamento con la Bioimpedenziometria (Test BIA) permette di avere una visione più completa del paziente: fabbisogno energetico, stato di idratazione, composizione corporea (massa grassa, massa magra).