Anoressia nervosa

Anoressia nervosa

Criteri Diagnostici
  1. Restrizione dell'apporto energetico rispetto al necessario, che conduce ad un peso corporeo significativamente basso, tenendo conto dell'età, del sesso, della traiettoria evolutiva e dello stato di salute fisica. Si intende per peso significativamente basso un peso che è inferiore al minimo normale o, per i bambini e gli adolescenti, inferiore a quello minimo atteso.
  2. Intensa paura di acquistare peso o di diventare grasso o comportamento persistente che interferisce con l'aumento di peso, anche in presenza di un peso significativamente basso.
  3. Alterazione del modo in cui il soggetto vive il proprio peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima o persistente rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso.
Il DSM-5 riconosce due sottotipi di anoressia nervosa:

a) Tipo restrittivo: durante gli ultimi 3 mesi, l'individuo non ha avuto ricorrenti abbuffate o condotte purgative (cioè, vomito autoindotto o uso improprio di lassativi, diuretici o enteroclismi). Questo sottotipo descrive quei casi in cui la perdita di peso è ottenuta primariamente attraverso la dieta, il digiuno e/o l'esercizio fisico eccessivo.

b) Tipo con crisi bulimiche/condotte di eliminazione: durante gli ultimi 3 mesi, l'individuo ha avuto ricorrenti abbuffate o condotte purgative (cioè vomito autoindotto o uso improprio di lassativi, diuretici o enteroclismi).

Il livello di gravità attuale è stabilito sulla base dell'indice di Massa Corporea (IMC = kg/m 2) della persona colpita dal disturbo:
Lieve: IMC >= 17 kg/m2 | Moderato: IMC 16-16,99 kg/m2 | Grave: IMC 15-15,99 kg/m2 | Estremo: IMC < 15 kg/m2

Chi colpisce?

L’anoressia nervosa colpisce lo 0,6% delle adolescenti e delle giovani donne adulte dei paesi occidentali. Ha un’insorgenza tipica nell’adolescenza o nella prima età adulta, anche se in alcuni casi può iniziare nella tarda infanzia o nell’età adulta. Il disturbo affligge in modo predominante il sesso femminile con un rapporto maschi/femmine di uno a dieci. 

L’anoressia nervosa è un disturbo tipico della popolazione occidentale mentre è rara nei Paesi in via di sviluppo, dove non esiste una pressione sociale verso la magrezza. Negli anni Sessanta colpiva prevalentemente le classi agiate, ma adesso è distribuita in modo più omogeneo nelle classi sociali. Infine, in alcune categorie occupazionali il disturbo sembra essere molto frequente; i casi tipici sono le professioni che rientrano nel mondo della moda e della danza.

Caratteristiche cliniche e decorso

L’anoressia nervosa nei casi tipici inizia nell’adolescenza con una marcata perdita ponderale e il raggiungimento di peso corporeo molto basso. La perdita di peso è perseguita attivamente seguendo una dieta ferrea e molto ipocalorica. Alcune persone per perdere peso eseguono un’attività fisica eccessiva e compulsiva. Altre per dimagrire si inducono il vomito o usano altre forme non salutari di controllo del peso, come ad esempio l’uso improprio di lassativi o di diuretici. In alcuni adolescenti il disturbo è breve e guarisce senza alcuna cura o con un trattamento breve, ma spesso persiste e richiede trattamenti specialistici complessi. 

Lo sviluppo di comportamenti bulimici è frequente e circa la metà delle persone migra verso una diagnosi di bulimia nervosa. Sintomi comuni, che peggiorano con la perdita di peso e spesso scompaiono con la normalizzazione ponderale, sono la depressione, il deficit di concentrazione, la perdita dell’interesse sessuale, l’ossessività e l’isolamento sociale. In generale, il tasso di remissione dall’anoressia nervosa è attorno al 20-30% dopo due-quattro anni dall’esordio ma aumenta a circa il 70-80% dopo otto o più anni. 

Sfortunatamente, il 10-20% delle persone che ne sono colpite sviluppa una condizione cronica che persiste per l’intera vita. In questi casi, l’anoressia nervosa danneggia gravemente il funzionamento interpersonale e la carriera scolastica o lavorativa. Il tasso grezzo di mortalità è attorno al 5% per le complicanze della denutrizione o per suicidio. Fattori prognostici positivi sono la giovane età e la breve durata di malattia. Fattori prognostici negativi sono la presenza di problematiche mediche e psichiatriche coesistenti all’anoressia nervosa.
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